The content is dedicated to Swiss residents
Skip to content

ideae-2


Ottobre 2025

Ideæ non consiste nell’offerta di un servizio o nella sollecitazione di un prodotto. Le informazioni contenute nel presente documento non devono essere considerate isolatamente allo scopo di prendere una decisione di investimento. Questo materiale è destinato all’uso personale e non deve essere distribuito ad altre persone senza il nostro permesso. La Società non è responsabile dell’esattezza, della completezza e dell’accuratezza delle informazioni e dei dati riportati.

Approfondimento

The Financial Sector is one of the key weapons of a country

ideae2-gennaio-2025

Scopri di più 

Buono a sapersi

La tecnologia EREV sta prendendo piede e... la Cina sta dominando...

Questo powertrain innovativo utilizza un motore a combustione interna per generare energia elettrica e ricaricare la batteria durante la guida, garantendo un'autonomia fino a 1.000 km senza necessità di ricarica. 

Scopri di più 

Fabulae-background

Fabulæ

La nostra nuova rubrica, dove trasformiamo articoli selezionati in podcast grazie al supporto dell’intelligenza artificiale (IA).

Il nostro obiettivo? Offrirvi contenuti di qualità e dimostrare che l’IA non è solo un alleato per i momenti di pigrizia, ma anche uno strumento capace di creare valore.

Attualmente è solo disponibile la versione in inglese, ma è solo una questione di tempo.

Scopri di più 

Decifra il Podcast

Brics+- affinità e divergenze

Brics+: affinità e divergenze

Scopri di più 

Questo mese nella storia

NAFTA-Flags

Nel gennaio 1994 entrava in vigore il NAFTA, l’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico. Questo accordo riuscirà a sopravvivere con il Trump 2.0?

Scopri di più 

Gennaio 2025

La parola ai numeri

I numeri dicono sempre la verità! Per questo, abbiamo creato un report che aggiorniamo su base trimestrale. Un modo per lasciare spazio ai dati e comprendere meglio la situazione finanziaria che stiamo vivendo.

Scarica la scheda  

 

NYoC

Una pausa caffè diversa dal solito

Sei interessato alle ultime notizie sul mondo finanziario ma non hai tempo per leggere tutte le testate?
Nella nostra newsletter giornaliera "Not Your Ordinary Coffee Break" raccogliamo tutti gli spunti più interessanti, per tenerti aggiornato sulle più importanti novità.

NYoC-Titolo-1

Iscriviti ora 

Approfondimento

Dalla Mano Invisibile al Pugno Visibile

Una mano umana cucita con grosse suture, sospesa come una marionetta da fili sottili, su sfondo scuro. L’immagine evoca un’atmosfera inquietante e surreale.

Approfondimento

Lo scetticismo della Gen Z

Tre ragazzi della Generazione Z, visti di spalle, si abbracciano in un gesto di conforto reciproco. Indossano magliette dai toni leggermente vivaci — giallo, rosso mattone e blu petrolio — su uno sfondo blu scuro sfumato che dona profondità e armonia all’immagine.
Immagine in bianco e nero di Elon Musk in Ascii Art stile

Buono a sapersi

L’illusione del senso

"La storia è la finzione che inventiamo per convincerci che gli eventi siano comprensibili e che la vita abbia ordine e direzione."
(Calvin and Hobbes)

Visualizzazione astratta di una rete digitale con connessioni luminose, che convergono verso un nucleo centrale arancione brillante, simbolo di un punto focale di dati o un'intelligenza artificiale

Buono a sapersi

Pre-storia del messaggio

Chiunque ricordi ancora i bigliettini è decisamente un…boomer.

Decifra il Podcast

Simone Pieranni podcast

Ferro e metallo: la prossima premier giapponese

Questo mese nella storia

Illustrazione in bianco e nero in stile vintage anni ’30 che raffigura una scena di panico urbano durante un’invasione aliena

La trasmissione radiofonica di Orson Welles del 30 ottobre 1938, The War of the Worlds, scatenò il caos e da allora è diventata un caso emblematico nella storia dei media. Da allora quasi tutto è cambiato, o no?

Ottobre 2025

La parola ai numeri

I numeri dicono sempre la verità!
Per questo, abbiamo creato un report che aggiorniamo su base trimestrale.
Un modo per lasciare spazio ai dati e comprendere meglio la situazione finanziaria che stiamo vivendo.

Scarica la scheda  

 

NYoC

Una pausa caffè diversa dal solito

Sei interessato alle ultime notizie sul mondo finanziario ma non hai tempo per leggere tutte le testate?
Nella nostra newsletter giornaliera "Not Your Ordinary Coffee Break" raccogliamo tutti gli spunti più interessanti, per tenerti aggiornato sulle più importanti novità.

NYoC-Titolo-1

“Dalla Mano Invisibile al Pugno Visibile”

Per oltre due secoli, “la Mano Invisibile” (“Invisible Hand”) ha rappresentato uno dei pilastri ideologici delle economie di mercato. Coniata da Adam Smith nel XVIII secolo, questa metafora descriveva il modo in cui l’interesse individuale, operando in un mercato libero, poteva produrre benefici collettivi senza bisogno di un intervento diretto dello Stato. Tuttavia, negli ultimi decenni, e con crescente intensità negli anni più recenti, si osserva una mutazione profonda: l’ascesa del “Pugno Visibile (“Visible Fist”), una metafora che indica un ritorno deciso dell’intervento statale e della pianificazione strategica nelle economie avanzate. (Anche la ridistribuzione del debito degli ultimi anni ne è una conseguenza - Private Sector Delevereging vs Public Sector Relevereging - vedi grafico).

Per comodità si indentifica la crisi finanziaria del 2008 come punto di svolta ma crediamo sia più che altro un artificio intellettuale (sarebbe sufficiente andare a rileggersi il testo di una canzone di Bob Dylan scritta nel…1983 – Union Sundown – per intuire che forse il problema viene da lontano). Anche se in quel caso specifico, le falle del sistema bancario, l’eccessiva deregolamentazione e l’asimmetria informativa hanno mostrato i limiti di un mercato lasciato a sé stesso. Da allora, gli Stati hanno assunto un ruolo più attivo, non solo come regolatori, ma anche come attori economici diretti. (Aspetti questi ultimi che, con il nuovo vento che spira da Washington, stanno venendo meno ogni giorno che passa).

Il lockdown ha ulteriormente accelerato questa tendenza. Governi di tutto il mondo hanno mobilitato risorse senza precedenti per sostenere imprese, famiglie e settori strategici. Il concetto di “Visible Fist” si è concretizzato in politiche industriali, sussidi mirati, nazionalizzazioni temporanee, partecipazioni in quote azionarie e piani di rilancio economico (alcuni esempi. Stati Uniti: Chips and Science Act, partecipazione minoritaria in Intel, ecc. In Europa il Chips Act or REPower EU).

Un altro fattore chiave è la crescente tensione geopolitica (o, meglio, geoeconomica). La rivalità tra Stati Uniti e Cina ha spinto le economie occidentali a riconsiderare la propria dipendenza da catene di approvvigionamento globali. Il reshoring, la protezione di settori strategici (come i semiconduttori) e la sicurezza energetica sono diventati obiettivi prioritari.

In questo contesto, lo Stato non è più un arbitro neutrale, ma un giocatore attivo che orienta gli investimenti, protegge l’industria nazionale e promuove l’innovazione (quantomeno una parte). La “Visible Fist” si manifesta anche nella crescente militarizzazione dell’economia, dove la difesa e la tecnologia si intrecciano in modo sempre più evidente (anche se quest’ultimo elemento non è esattamente nuovo). In realtà in questa competizione AI, obbligazioni statali, semiconduttori, energia, valute e persino aziende potrebbero diventare elementi imprescindibili di sovranità; il ruolo del capitale viene assorbito da logiche diverse.

Questa evoluzione solleva alcuni interrogativi. Se da un lato l’intervento statale può correggere fallimenti del mercato e promuovere obiettivi sociali, dall’altro rischia di distorcere la concorrenza, creare dipendenze e alimentare inefficienze. Il confine tra guida strategica e manipolazione è sottile.

Inoltre, la crescente centralizzazione delle decisioni economiche può ridurre la trasparenza e la responsabilità democratica. Chi decide quali settori sono “strategici”? Quali imprese meritano sostegno? E con quali criteri?

Una transizione dalla “Invisible Hand” alla “Visible Fist” potrebbe rappresentare l’adattamento delle economie sviluppate a un mondo più complesso, interconnesso e vulnerabile. Sta di fatto che oramai gli stati di tutto il mondo si stanno «centralizzando» (una tardiva ed imbarazzante attrazione per il modello cinese?); varia però l’interpretazione di questa necessità ma, soprattutto, rimane la domanda se la legittimità di questa tendenza ad un certo punto sarà messa in discussione. Forse prima di quanto si possa immaginare? (vedi Lo scetticismo della Gen Z)

 

Grafico che mostra l’andamento del rapporto tra debito privato totale e debito pubblico generale, espresso in percentuale del PIL, dal 1974 al 2024. La linea mostra una tendenza complessivamente decrescente nel tempo.


Lo scetticismo della Gen Z

La fiducia degli americani nelle istituzioni, in un percorso professionale stabile e nel contratto sociale è in declino da decenni (ovviamente la situazione è simile se non peggiore in Europa). Apparentemente nessuna generazione lo percepisce più intensamente della Gen Z americana (nati dopo il 1997), che è uscita dalla pandemia con una visione non particolarmente positiva del “sogno americano”.0

Secondo alcuni sondaggi recenti, più della metà dei giovani afferma di essere preoccupata per il proprio futuro finanziario, rispetto al 30% nel 2019. Il 49%, dichiara che pianificare il futuro sembra inutile. E oltre il 60% della Gen Z negli Stati Uniti non crede più che un lavoro tradizionale dalle 9 alle 17 possa portarli a raggiungere i propri obiettivi finanziari.

Questo suggerisce che, per molti giovani americani, alcune aspirazioni storicamente condivise non solo stanno crollando, ma hanno perso significato e valore.

La perdita di fiducia della Gen Z si sta estendendo anche alla politica. Una nuova ricerca dell’Università della California, Berkeley, mostra che i giovani americani—nonostante il loro crescente peso demografico—sono sempre più fatalisti riguardo al governo e alla sua capacità di affrontare quei problemi ritenuti più urgenti, come la disuguaglianza economica e il cambiamento climatico.

Molti giovani elettori sembrano condividere la convinzione che i sistemi governativi frammentati e disfunzionali siano incapaci di affrontare le sfide critiche che gravano pesantemente sulle loro generazioni. Un senso di fatalismo si estende dalla destra, al centro, alla sinistra.

Colpiti da una pandemia, dalla minaccia del collasso climatico, da guerre irrisolte, da un’intensa polarizzazione politica e da un costo della vita non esattamente favorevole, sempre più giovani americani dichiarano di trovare difficile avere fiducia nel futuro del mondo—più che in qualsiasi altro momento dal 1976, secondo un sondaggio che monitora il sentimento pubblico tra gli studenti dell’ultimo anno di liceo da quasi cinquant’anni (vedi grafico).

Questa visione abbastanza cupa non è solo un problema americano. Una “rivoluzione” della Gen Z si è diffusa nel Sud-est asiatico, scendendo nelle strade e rovesciando governi in tre paesi. Peggio ancora, in Europa, giovani disillusi dalla politica tradizionale stanno apparentemente abbracciando per la prima volta da oltre mezzo secolo partiti di estrema destra.

Cosa succede quando ampie fasce di giovani non credono più che il sistema funzioni per loro e non sono più disposte a partecipare alle strutture finanziarie e politiche esistenti?

Tutto questo sta accadendo mentre l’intelligenza artificiale complica ulteriormente un mercato del lavoro già fragile per i neolaureati. Con il 13,4%, la quota di americani disoccupati appena entrati nel mondo del lavoro, inclusi diplomati e laureati, ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 37 anni, secondo la Federal Reserve Bank di Richmond.

Le aziende hanno da sempre fatto affidamento sui lavoratori alle prime armi per svolgere i compiti più faticosi. Ora, le chatbot stanno mangiandosi quei lavori?
Non sorprende quindi come molti giovani della Gen Z che lavorano oggi non si fidino più del sistema. Non vedono il sistema finanziario attuale funzionare per loro, e per questo sembrano essere diventati “radicali” finanziari. (Gamification della finanza personale? Crypto, meme stocks come rivalsa nei confronti degli “esperti”? "Siamo all'interno del Matrix". Nel frattempo il sistema adotta alcune contromisure...).

E sarà sicuramente un caso che negli ultimi tre anni, enormi proteste giovanili in Sri Lanka (2022), Bangladesh (2024) e più recentemente in Nepal e Madagascar hanno costretto i leader a fuggire dal paese. L’Indonesia ha rischiato lo stesso destino, dopo che gli studenti sono scesi in piazza in seguito alla notizia che i parlamentari si erano assegnati generose indennità abitative.

Ovviamente ogni generazione cresce in un mondo diverso da quello dei propri genitori. Quando le istituzioni non si adattano abbastanza rapidamente, o peggio non sono più considerate credibili, i giovani spingono per il cambiamento (che in un’era di comunicazione tecnologica sempre più rapida e globale…). In questo senso potrebbe essere interessante osservare il voto per le elezioni del nuovo sindaco di New York (4 novembre 2025) con Zohran Mamdani, attualmente favorito nei sondaggi.

Tratto da alcuni articoli recentemente pubblicati negli Stati Uniti.

 

Grafico che mostra l’indice di fiducia dei consumatori suddiviso per fasce d’età (18–34, 35–54 e 55 anni e oltre) dal 1961 al 2025. Le tre linee mostrano l’andamento nel tempo, con fluttuazioni cicliche e cali evidenti in corrispondenza dei periodi di recessione economica (evidenziati in grigio)

 

Scopri le ultime novità!

Ricevi le nostre news aziendali e gli aggiornamenti su argomenti finanziari d'attualità.